Juventus, Tether al 10,7% apre nuovi scenari: la richiesta è un posto nel CdA

Continua la scalata di Tether, le quote del capitale sociale della Juventus sono salite al 10,7%. In cambio il CEO Paolo Ardoino spinge per partecipare attivamente alla vita societaria del club

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Claudio Cafarelli

Giornalista e content manager

Giornalista pubblicista laureato in economia, appassionato di SEO e ricerca di trend, content manager per agenzie italiane e straniere

Pubblicato: 25 Giugno 2025 16:01

Con la squadra impegnata al Mondiale per Club FIFA, la Juventus sta ricostruendo la società in vista della prossima stagione dopo il fallimento del progetto targato Cristiano Giuntoli. Tanti i cambi nell’organigramma societario ma anche dal punto di vista della proprietà qualcosa sta cambiando. Proprio in questi giorni Tether ha raggiunto una quota del 10,7% del capitale sociale della Juventus, rafforzando la propria posizione come secondo azionista del club bianconero dopo Exor.

Secondo quanto riportato da Bloomberg, l’incremento rispetto al precedente 10,12% rappresenta una mossa strategica. Il CEO Paolo Ardoino ha confermato l’intenzione di partecipare attivamente alla vita societaria del club, anche in vista di un possibile aumento di capitale.

Tether vuole un posto nel Consiglio di Amministrazione della Juventus

Tether ha espresso in modo chiaro la volontà di ottenere un seggio nel Consiglio di Amministrazione della Juventus. Un portavoce dell’azienda ha dichiarato che per garantire il successo a lungo termine del club è necessario poter incidere nelle decisioni chiave. La società ritiene fondamentale poter influire sulla governance societaria, ritenendolo parte integrante del proprio investimento.

Juventus Mondiale per Club Fifa
IPA
I calciatori della Juventus esultano dopo un gol

Negli ultimi mesi ci sono stati scambi epistolari tra Tether e Juventus, ma non è ancora stata fissata una data per un incontro ufficiale. La proposta da parte del club era stata quella di rinviare il confronto a dopo la fine della stagione calcistica. Solo dopo quell’incontro, Exor valuterà la posizione di Tether. Lo scenario rimane aperto anche in vista della ricapitalizzazione da 110-120 milioni di euro, attualmente in valutazione.

I cambiamenti nella dirigenza bianconera

Nel frattempo, la Juventus ha avviato una profonda ristrutturazione dirigenziale. John Elkann ha sostituito Cristiano Giuntoli con Damien Comolli come direttore generale e ha nominato Giorgio Chiellini come figura operativa chiave. Il CEO di Tether Paolo Ardoino ha confermato l’intenzione di rafforzare ulteriormente la partecipazione nella Juventus. Ha sottolineato che il suo interesse è legato non solo all’aspetto finanziario, ma anche all’innovazione e alla creazione di nuove sinergie tra sport e tecnologia. Secondo Tether, la Juventus è in una posizione ideale per guidare la trasformazione digitale nel mondo dello sport e per espandere la sua portata globale.

La scalata di Tether

A febbraio 2025 Tether aveva annunciato di essere entrato nella Juventus. È iniziata così la scalata del colosso delle criptovalute che in poco più di quattro mesi ha ampliato la sua partecipazione nella società bianconera. Inizialmente Tether aveva ottenuto il 5,015% delle azioni con diritto di voto, quota che equivale a circa l’8%, per un controvalore di 75 milioni. Ad aprile 2025 l’aumento al 10,12% del capitale sociale e al 6,18% dei diritti di voto.

L’ingresso di Tether nella Juventus rappresenta un progetto di lungo periodo, volto a creare un legame profondo tra il mondo del calcio e le nuove tecnologie. La società è attiva nel settore degli asset digitali, dell’intelligenza artificiale, della biotecnologia e dei social media, ambiti in cui intende collaborare con il club torinese per sviluppare nuove forme di monetizzazione e di coinvolgimento dei tifosi a livello globale.

Da tempo la società bianconera punta a ridurre i costi e i debiti anche dal punto di vista delle operazioni prettamente sportive. Un progetto necessario dopo anni di investimenti e proprio per questo il rafforzamento della posizione di Tether potrebbe rappresentare un punto di svolta per la Juventus, sia sotto il profilo economico che nella definizione della nuova governance. La disponibilità a supportare finanziariamente il club e a introdurre nuove tecnologie potrebbe contribuire alla modernizzazione dell’organizzazione e all’ampliamento della fanbase a livello internazionale.