Monza venduto, c’è la firma di Fininvest: chi sono i nuovi proprietari

Ormai ufficiale la cessione del Monza a un gruppo di investitori statunitensi. La scelta della famiglia Berlusconi, il nuovo possibile ruolo di Galliani e le proteste dei tifosi

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Claudio Cafarelli

Giornalista e content manager

Giornalista pubblicista laureato in economia, appassionato di SEO e ricerca di trend, content manager per agenzie italiane e straniere

Aggiornato: 1 Luglio 2025 17:01

Il futuro del Monza si avvia verso una svolta significativa. Dopo la scomparsa del patron Berlusconi e la successiva retrocessione in Serie B avvenuta nella stagione 2024/2025, il club lombardo è stato per settimane al centro di una trattativa avanzata per il passaggio di proprietà dalla holding Fininvest a un gruppo di investitori statunitensi, rappresentato in Italia da Mauro Baldissoni, ex dirigente della Roma.

Dopo giorni di indiscrezioni, è stato rivelato il nome del gruppo interessato all’acquisto del Monza. Si tratta del Beckett Layne Ventures, una società di venture capital con sede a Larchmont, New York. A guidare il fondo è Brandon Berger con un passo da dirigenza in una delle più grandi aziende pubblicitarie del mondo.

Beckett Layne Ventures si occupa di finanziare e fare consulenza strategica per media, società di intrattenimento e sport. Il sito ufficiale elenca tra i partner attualmente attivi anche Chelsea e Epic Games.

Monza venduto

Ora è ufficiale, il Monza è stato venduto. Fininvest ha raggiunto l’accordo per la cessione al fondo americano Beckett Layne Ventures. Ci sono le firme e, dunque, la famiglia Berlusconi ha abbandonato quello che era l’ultimo progetto calcistico del compianto Silvio Berlusconi. Come già trapelato in precedenza, il primo trasferimento riguarderà l’80% delle quote. Il restante 20% sarà ceduto a distanza di 12 mesi.

La cessione del Monza

L’accordo prevede inizialmente il passaggio dell 80% delle quote societarie con una valutazione totale di 30 milioni di euro dovuto alla retrocessione in serie B e al disavanzo registrato nell’ultimo bilancio (47,9 milioni di euro). La formula adottata potrebbe essere quella del vendor loan, una modalità che prevede il finanziamento dell’acquirente da parte del venditore per coprire parte del costo dell’acquisizione, mantenendo così una forma di garanzia e controllo durante la fase iniziale del passaggio.

Il nuovo progetto prevede la nomina di Mauro Baldissoni come CEO e di Nicolás Burdisso come nuovo direttore sportivo. Per quest’ultimo si tratterebbe di un ritorno nel calcio italiano, dopo l’esperienza di circa tre anni come direttore tecnico della Fiorentina. La posizione di Adriano Galliani, attuale amministratore delegato e figura centrale nella gestione recente del club, resta da definire: potrebbe mantenere un ruolo istituzionale di accompagnamento durante la transizione. Con questo passaggio quindi Fininvest mantiene il ruolo di socio di minoranza con il 20% delle quote ma solo per un breve lasso di tempo. Il passaggio al 100% arriverebbe, secondo gli accordi, entro la fine dell’anno.

Quanto ha speso la famiglia Berlusconi per il Monza

Il patrimonio netto del Monza al 31 dicembre 2024 risultava pari a 23,1 milioni di euro, grazie ai continui versamenti della proprietà. Nonostante ciò, il club ha chiuso l’esercizio con un risultato netto negativo di 47,9 milioni di euro. In totale, durante l’era Berlusconi, la società ha registrato perdite in tutti e sei i bilanci annuali presentati.

Nel solo 2024, Fininvest ha versato oltre 51 milioni di euro in conto capitale per mantenere in equilibrio i conti della società. Dal 2018, anno dell’acquisto delle quote per circa 2,9 milioni, gli investimenti della famiglia Berlusconi hanno superato i 275 milioni di euro tra aumenti di capitale e finanziamenti. Una cifra che fotografa l’impegno economico profuso nel progetto Monza e che giustifica la volontà da parte dei figli del Cavaliere di vendere la società e lasciare così il progetto ambizioso del loro padre.

Pier Silvio Berlusconi
ANSA
La cessione del Monza da parte della famiglia Berlusconi è sempre più vicina

Del resto Il Corriere della Sera ha spiegato come il Monza abbia influenzato i conti di Fininvest portando ad una riduzione dell’utile netto, sceso a circa 3 milioni di euro contro i 101 milioni registrati l’anno precedente. Questo è dovuto alla svalutazione della partecipazione nella società di calcio conseguenza diretta della retrocessione in serie B. Infatti nel consuntivo 2023 la quota nel Monza sarebbe risultata congrua solo in caso di permanenza in serie A.

La struttura dell’accordo e i tempi previsti

La trattativa prevede una valutazione iniziale del club attorno ai 30 milioni di euro, nonostante le ingenti perdite registrate nell’ultimo esercizio. La cessione dovrebbe avvenire con un’acquisizione progressiva: il gruppo statunitense rileverà inizialmente l’70% del capitale, con l’obiettivo di arrivare al 100% delle quote entro un anno. La struttura dell’accordo prevede l’impiego di strumenti finanziari come il vendor loan per facilitare il completamento dell’operazione. L’interesse degli investitori americani sarebbe stato rafforzato dalla storicizzazione del brand Monza e dall’opportunità di operare con un management locale già strutturato.

Secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, la trattativa tra Fininvest e il gruppo guidato da Baldissoni è la più concreta tra le varie opzioni vagliate, che includevano anche soggetti provenienti da Texas, Giappone, Austria e Forlì. L’obiettivo è chiudere l’accordo entro i primi giorni di luglio. La struttura della nuova governance sarà caratterizzata da un management a forte componente italiana, mantenendo così un legame con la tradizione calcistica nazionale pur avviando una nuova fase internazionale per il club.

Le proteste dei tifosi

Il possibile cambio di proprietà arriva in un clima poco idilliaco nei confronti dell’attuale società. Durante la notte è comparso uno striscione di contestazione a Monzello, sede del centro sportivo, con la scritta “Galliani e Bianchessi via da Monza”. Le proteste sono dirette alla stuazione interna del club che continua a manifestare dissenso verso la possibile permanenza di Galliani, seppure con un incarico istituzionale. Sul fronte sportivo, anche Mauro Bianchessi, attualmente responsabile del settore giovanile e fresco di rinnovo del contratto per altri due anni, potrebbe lasciare in caso di passaggio definitivo di consegne alla nuova dirigenza.