Si sta preparando il terreno per una cavillosa battaglia legale tra il Napoli e la vedova di Massimo Chiaiese. Nel clima idialliaco della celebrazione per il quarto scudetto per i partenopei, un’iniziativa commerciale avviata nel cuore della città rischia ora di trasformarsi in un precedente importante. La questione riguarda ancora il marchio “McFratm“, al centro di un’opposizione formale alla sua registrazione da parte della Società Sportiva Calcio Napoli.
L’opposizione alla registrazione di McFratm
Secondo quanto riporta Napoli Today, l’opposizione è stata presentata dall’avvocato Alessandro Senatore per conto della vedova di Massimo Chiaiese, imprenditore deceduto in circostanze ancora da chiarire la sera del 4° scudetto partenopeo. Chiaiese, insieme al socio Franco Marotta, era il cofondatore del pub “Mc Fratm”, situato in Corso Secondigliano 46. Il locale aveva guadagnato notorietà tra i tifosi anche grazie all’omonimo panino lanciato in onore del centrocampista McTominay, protagonista di uno sketch con Mazzocchi nel quale veniva coniato il soprannome.
Sempre stando a quanto riporta il sito, la denominazione “McFratm” sarebbe stata già presente da circa un anno e mezzo sull’insegna del locale, ben prima della sua adozione nel contesto sportivo. La paninoteca, che combinava street food napoletano e stile americano, era diventata un punto di riferimento per i tifosi del Napoli e per la comunità locale. Il panino “McFratm”, composto da 600 grammi di carne e una salsa speciale ideata da Chiaiese, rappresentava un simbolo della passione e dell’impegno dell’imprenditore.
La reazione della famiglia Chiaiese
Il tragico incidente che ha causato la morte di Chiaiese ha lasciato sgomento in città. Dopo aver lavorato fino a tardi nel locale la sera della vittoria, l’uomo si stava recando a casa in scooter quando è rimasto vittima di un incidente. Le dinamiche non sono ancora chiare: le ferite riportate sarebbero compatibili con un investimento, ma resta da capire se l’uomo sia stato travolto accidentalmente o deliberatamente. Il dolore per la perdita ha colpito non solo la famiglia, ma anche l’intera comunità di tifosi e clienti affezionati.
Successivamente, la SSC Napoli ha comunicato la volontà di pregistrare il marchio “McFratm” per fini legati al merchandising ufficiale. L’iniziativa ha suscitato la reazione della famiglia Chiaiese che, attraverso il legale Senatore, ha presentato opposizione e inviato una lettera inibitoria alla società sportiva. “La contesa non riguarda l’utilizzo del marchio in senso generico e generale, ma solo quello collegato allo specifico settore di attività del locale di Chiaiese e Marotta”, ha chiarito l’avvocato. Resta anche da chiarire anche come il Napoli vuole utilizzare il marchio “Mc Fratm”, se e per quale tipologia di merchandising.
Le prove del preuso secondo i legali
Sebbene il marchio non fosse stato formalmente registrato da Chiaiese, il legale sottolinea come esistano numerose prove documentali che attestano il preuso: interviste, articoli e fotografie che mostrano l’insegna del locale visibile al pubblico già da tempo. Tale preuso può costituire un elemento rilevante nel contenzioso in atto, alla luce delle norme vigenti in materia di proprietà intellettuale. Nel frattempo, con senso di continuità e rispetto per la memoria del fondatore, il locale “McFratm” riaprirà ufficialmente il 19 giugno. La paninoteca continuerà a proporre i suoi piatti, tra cui il panino ideato da Chiaiese.