Wimbledon Sinner-Vukic, una sfida impari: -5 anni e +40 milioni

Una distanza enorme tra il numero 1 al mondo e il numero 93: economicamente esiste un divario incolmabile tra i due, pronti per il secondo turno di Wimbledon

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Pubblicato: 3 Luglio 2025 10:14

È già tempo per Jannik Sinner di tornare in campo a Wimbledon. Il numero 1 al mondo sfida Vukic al secondo turno, tennista australiano già fronteggiato due volte in passato, nel 2021 e 2022 (battuto in entrambi i casi). Un confronto tra due atleti dalle storie molto differenti e, è innegabile, dai record di guadagni ben distanti tra loro.

Sinner-Vukic, carriere a confronto

Nel secondo turno di Wimbledon sarà Sinner-Vukic, dunque. Scavano un po’ a fondo in questo confronto, al di là dei due faccia a faccia a Melbourne e Sofia, evidenziamo delle differenze di percorso notevoli.

Sinner è divenuto professionista nel 2018, ottenendo il suo primo punto nel ranking mondiale a gennaio di quell’anno, raggiungendo i quarti del Trofeo Bonfiglio. Nello stesso anno ha poi disputato la sua prima finale in un torneo Futures (perdendo), vincendo poi il suo primo torneo ITF in doppio. Fin da subito, dunque, c’erano le avvisaglie di un cammino magnifico dinanzi a lui. Soltanto i più attenti tra gli addetti ai lavori, però, avrebbero previsto una scalata alla vetta del ranking.

Oggi è il migliore al mondo al fianco di Alcaraz, che attualmente non lo supera in classifica ma di certo nel gioco (Internazionali di Roma e Roland Garros vinti in finale contro l’azzurro). Se si parla di Sinner, dunque, si fa riferimento all’Olimpo del tennis. In questo scenario, dov’è Aleksandar Vukic?

Ha di certo meritato d’essere presente a Wimbledon, dove ha esordito contro il taiwanese Tseng, che ha battuto in 3 ore e 6 minuti, con il punteggio di 6-3, 6-4, 4-6, 7-6. Ha così già eguagliato i suoi precedenti risultati sull’erba di Wimbledon. Sia nel 2024 che nel 2023, infatti, si è fermato proprio al secondo turno, battuto da Alcaraz e Halys (anche stavolta i pronostici non sono dalla sua).

Chi è Vukic

Il tabellone non ha sorriso particolarmente al numero 93 nel ranking Atp, la cui storia è affascinante. Nato a Sydney da genitori emigrati, ha vissuto attraverso le loro storie le condizioni di Sarajevo negli anni ’90.

Al sito dell’Atp ha raccontato: “Tutti gli uomini maggiorenni dovevano arruolarsi. Mio padre non voleva andare in guerra e farsi ammazzare. Sentivamo i proiettili sparati fuori dalla nostra casa e mia madre riuscì ad andare via con mio fratello Vladimir. Mio padre provò a scappare, dirigendosi verso l’aeroporto, riuscendoci soltanto mescolandosi con un’altra famiglia. Hanno così ottenuto il visto per l’Australia, dove sono arrivati senza niente e con un migliaio di dollari in tasca. Ora sono ingegneri informatici”.

Il tennis non è stato però il primo grande amore sportivo per Vukic. Da piccolo infatti giocava anche a calcio. Ha tentato di seguire entrambi i percorsi ma poi ha dovuto fare una scelta, consapevole di star saltando troppi allenamenti. Ha optato per il tennis e nel 2012 ha fatto il suo esordio nei tornei ITF, raggiungendo le prime finali di categoria dopo tre anni (primo trionfo nel doppio ITF Usa F26 nel 2017).

Nel frattempo il trasferimento in Spagna, l’ansia di dover gestire tutto ciò a 17 anni, la paura e poi la svolta in Florida. L’allenatore dell’Università dell’Illinois Brad Dancer vide qualcosa in lui, nonostante la sconfitta per due set a zero contro Hiltzik in un torneo Futures. Il suo biglietto da visita gli aprì le porte del tennis universitario, ottenendo un record personale di 108 vittorie in 4 anni. Nel 2017 fu nominato “Atleta dell’Anno”.

Un confronto economico impari

Al netto di clamorose sorprese, l’esito del secondo turno di Wimbledon tra Sinner e Vukic sembra già scritto. Il torneo inglese sa però regalare grandi sorprese e per poi non vedeva eliminato il favorito Alcaraz al primo turno contro Fognini.

Campo a parte, Sinner-Vukic è una sfida impari anche sotto l’aspetto economico. Ecco infatti un elenco (parziale) dei guadagni dell’australiano dal 2018 a oggi:

  • 2018 – 17.505 dollari;
  • 2019 – 40.169 dollari;
  • 2020 – 129.348 dollari;
  • 2021 – 192.809 dollari;
  • 2022 – 254.664 dollari;
  • 2023 – 721.939 dollari;
  • 2024 – 931.455 dollari.

Un evidente crescendo notevole, anno dopo anno, con il 2025 che lo ha visto per ora guadagnare 619.473 dollari, circa. Ciò al netto degli introiti guadagnati a Wimbledon, con i primi due turni valsi un totale di 228.197 dollari, circa.

La cifra complessiva supera i 3 milioni di dollari, il che si traduce in poco più di 2,5 milioni di euro, circa. La distanza con Sinner è netta, a dir poco. Nonostante la sua giovanissima età, l’italiano numero 1 al mondo ha infatti già incassato ben 42 milioni di euro, circa. Una cifra che non tiene conto di Wimbledon e si limita al calcolo del premio ottenuto per il secondo (amaro) posto al Roland Garros.

Una differenza di 40 milioni, dunque, al netto di 5 anni di differenza, in favore del numero 1, che può inoltre vantare anche altre forme di introiti, ovviamente. Basti pensare ai tanti sponsor, aumentati a dismisura nell’ultimo anno, senza tirare in ballo i suoi investimenti. Che dire, non c’è nulla di pari in questo match.

Guadagni Jannik Sinner in carriera
Anno Guadagni
2018 450 euro
2019 591 088 euro
2020 677 450 euro
2021 2 055 343 euro
2022 2 627 029 euro
2023 9 620 767 euro
2024 18 156 848 euro
2025* 3 979 743 euro
Totale 37 708 718 euro

*fino alla finale del Roland Garros 2025
**calcolo che tiene conto unicamente dei montepremi dei tornei ATP