Elly Schlein è una politica italiana e segretaria del Partito Democratico, prima donna ad occupare quel ruolo.
IPA
Elly Schlein inizia come militante e attivista tra le file dei movimenti studenteschi di sinistra. Prima di arrivare alla segreteria del Partito Democratico, si forma come volontaria alle presidenziali statunitensi, in sostegno ad Obama. In Italia è stata eurodeputato e vicepresidente della regione Emilia-Romagna.
Nome completo: Elena Schlein
Nascita: 4 maggio 1985
Luogo di nascita:
Lugano
Professioni: Politica, Segretaria del Partito Democratico
Elly Schlein è una politica italiana nata a Lugano, in Svizzera, il 4 maggio 1985. Schlein è figlia di Melvin Schlein, politologo e accademico statunitense di origine ebraica aschenazita e di Maria Paola Viviani, professoressa ordinaria di diritto pubblico comparato all'Università degli Studi dell'Insubria.
È nipote dell’avvocato antifascista Agostino Viviani, senatore del Partito Socialista Italiano e presidente della Commissione Giustizia del Senato e dal 1994 al 1998, membro laico del Consiglio superiore della magistratura (CSM) in quota Forza Italia. Suo fratello è il matematico Benjamin Schlein e sua sorella Susanna Schlein è primo consigliere diplomatico all'Ambasciata italiana ad Atene ed ex-capo della cancelleria consolare dell'ambasciata italiana a Tirana.
Elly Schlein, dopo la maturità al liceo cantonale di Lugano nel 2004, si trasferisce a Bologna, dove si è laureata in giurisprudenza nel 2011. Dopo lavora alla realizzazione del documentario “Anija – la nave”, che affronta il tema dell'immigrazione albanese in Italia attraverso il mare Adriatico negli anni novanta. La pellicola vince il David di Donatello come miglior documentario 2013.
CARRIERA POLITICA
Elly Schlein si avvicina alla politica iniziando da quella statunitense. Nel 2008 in occasione della sfida per le presidenziali di Barack Obama contro John McCain, parte per Chicago per sostenere il candidato democratico come volontaria. Un’esperienza che replicherà nel 2012, sempre a Chicago, per la campagna di rielezione alle presidenziali.
Nel 2011 fonda a Bologna “Progrè”, associazione studentesca universitaria, allo scopo di informare le persone su tematiche legate ai migranti e ai carcerati.
Dopo che la candidatura di Romano Prodi al Quirinale nell'elezione presidenziale del 2013 fu ostacolata, lei e altri decisero di lanciare la mobilitazione #OccupyPD. L’iniziativa consisteva nell'occupazione di numerose sedi del partito, un modo per i giovani militanti di esprimere il loro malcontento rispetto all'alleanza di larghe intese che permise di formare il governo Letta.
Nelle elezioni primarie del 2013 viene eletta nella direzione nazionale del Partito Democratico come rappresentante della corrente civatiana. Pippo Civati arriva terzo, dietro a Gianni Cuperlo e al sindaco di Firenze Matteo Renzi. Nonostante ciò, Schlein resta nella dirigenza del partito.
Nel febbraio del 2014, decide di candidarsi con il Partito Democratico al Parlamento europeo. La sua campagna elettorale, chiamata Slow Foot, si concentra sulla sostenibilità e lancia l'hashtag #siscriveschlein, che diventa presto virale.
Viene eletta 25 maggio successivo. Durante il suo mandato, ricopre il ruolo di vicepresidente della delegazione alla Commissione parlamentare di stabilizzazione e di associazione UE-Albania (D-AL) e membro della commissione per lo sviluppo (DEVE).
Alle elezioni regionali del 2020 in Emilia-Romagna, Schlein si candida per la lista Emilia-Romagna Coraggiosa Ecologista e Progressista, composta da Articolo Uno, Sinistra Italiana, èViva e altre realtà politico-associative locali. Schlein diventa la candidata con più preferenze personali nella storia delle elezioni regionali in Emilia-Romagna. Nonostante ciò, la sua lista ottiene solo il 3,77% dei voti validi.
L'11 febbraio 2020, Schlein viene nominata vicepresidente della regione Emilia-Romagna e assessore con deleghe regionali al welfare e al Patto per il Clima dal presidente rieletto Stefano Bonaccini.
Nel settembre del 2020, poco prima del referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari, Schlein annuncia il suo voto contrario. Questo va contro la posizione del presidente della sua regione e degli alleati del PD, che si schierano maggiormente per il "sì".
Nel febbraio del 2021, viene confermata nell'ufficio di presidenza di Green Italia.
Alle elezioni politiche anticipate del 2022, Schlein viene candidata come indipendente alla Camera dei Deputati, occupando la posizione di capolista nel collegio plurinominale Emilia Romagna 02 tra le liste del Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista. Risulta eletta come deputata. Successivamente, il 24 ottobre, si dimette dalla carica di vicepresidente della Regione.
Dopo le dimissioni di Enrico Letta dal ruolo di segretario nazionale del PD visto il risultato del partito alle elezioni politiche, il 11 novembre 2022 Schlein annuncia con grande entusiasmo la sua candidatura come nuova segretaria del PD al prossimo congresso, attraverso una diretta su Instagram. Questa decisione segna il ritorno di Schlein nel partito, dopo un’assenza di sette anni.
Il 4 dicembre, Schlein ufficializza la sua candidatura alla segreteria del PD e vi si iscrive il 12 dicembre successivo. Nonostante le sfide e le tensioni interne al partito (soprattutto dalla base di area cattolica), a Schlein viene dimostro grande sostegno tra gli iscritti ai circoli del PD. Nelle votazioni interne riservate agli iscritti, raccoglie un notevole consenso, ottenendo 52.637 voti, pari al 34,88%. Il suo principale avversario, Stefano Bonaccini, raggiunge il 52,87% dei voti. Gianni Cuperlo ottiene il 7,96% dei voti, mentre Paola De Micheli raggiunge il 4,29%. Confermandosi in sfida per la segreteria contro Bonaccini.
Il 26 febbraio, Schlein vince con il 53,75% del totale. Questo risultato fa storia nel Partito Democratico, è la prima volta in cui l'esito del voto degli iscritti viene ribaltato nelle primarie aperte. Il 12 marzo 2023, Schlein viene ufficialmente eletta nell'Assemblea nazionale del Partito Democratico, è la prima donna alla guida del PD.
VITA PRIVATA
Elly Schlein preferisce mantenere riservata la sua vita privata e non la utilizza come un elemento centrale nella sua attività politica. In passato, durante un'intervista televisiva, ha rivelato di aver amato sia uomini che donne, senza voler specificare ulteriormente.
Attualmente, vive a Bologna con la sua compagna Paola Belloni, ma desidera proteggere la loro privacy e non desidera che la sua compagna diventi un personaggio pubblico. Schlein è appassionata di videogiochi e spesso fa riferimenti a giochi come Monkey Island, che possono essere poco comprensibili per chi non è un appassionato del settore. È anche una grande amante della musica e frequenta regolarmente concerti.
Suona il pianoforte e la chitarra e apprezza il rock e i cantautori italiani, ma è aperta anche ad altri generi musicali. Inoltre, è un'appassionata del Festival di Sanremo e segue attentamente l'evento. Non meno importante è il suo interesse per il cinema. Fin da giovane, ha partecipato al Festival di Locarno ed è un'appassionata del settore cinematografico.
CURIOSITÀ
Il suo nome unisce quello delle due nonne: la materna Elena e la paterna Ethel, di origine lituana.
Ha frequentato per un anno il DAMS di Bologna, ma ha cambiato in fretta idea e ha iniziato a studiare Giurisprudenza
Ha studiato pianoforte, ma a 15 anni ha comprato di nascosto una chitarra elettrica.
Fa parte della nazionale di calcio delle parlamentari.
Nel 2022 ha pubblicato un libro intitolato La nostra parte – Per la giustizia sociale e ambientale, insieme.
Elly Schlein ha una radice ucraina nella sua storia familiare. Suo nonno, Hershel Schleyen, emigrò da Žovka, una città a nord di Leopoli che all'epoca faceva parte dell'impero austro-ungarico, per stabilirsi a New York. Hershel era di origine ebraica, così come la donna che incontrò e sposò in America, Ethel, di origine lituana.
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